La rieducazione motoria è un trattamento che mira al recupero della completa ampiezza dei movimenti delle articolazioni.
La chinesiterapia può avere una doppia natura; attiva o passiva.
Quando si tratta di quella passiva, l’arto o un’articolazione del paziente infortunato viene mosso dal terapista. Nel caso si tratti di rieducazione attiva, il paziente stesso provvederà a muovere la zona interessata sotto la guida del fisioterapista.
Si tratta di un tipo di terapia che viene impiegata in postumi di traumi o di interventi chirurgici che abbiano comportato una lunga immobilizzazione in gesso o in tutori, con conseguente limitazione dell’articolarità e ipotrofia muscolare. Le sedute possono avere una frequenza giornaliera o bi-trisettimanale.
A cosa serve la rieducazione motoria
Nel campo della riabilitazione questa pratica gioca un ruolo essenziale. Per il successo di un intervento e la riacquisizione di tutte le funzionalità motorie, questa procedura, è molto importante ed è bene affrontarla nel modo giusto, senza sottovalutarla.
Attraverso il movimento, dunque con la chinesiterapia, si mira ad aumentare la forza e la resistenza dei muscoli indispensabili per il movimento che si vuole ripristinare. Durante tutta la procedura, indipendentemente dall’aiuto o meno del fisioterapista, il paziente compie movimenti senza percepire dolore.
Seguendo un programma di ginnastica posturale è possibile rieducare il proprio corpo, o la porzione interessata, a compiere le giuste movenze. Essa consiste in una serie di esercizi svolti dal paziente al fine di ristabilire l’equilibrio muscolare; i movimenti hanno come scopo ultimo quello di migliorare la postura e il controllo del proprio corpo. La sua applicazione può riguardare problematiche come:
- poca elasticità muscolare e mobilità articolare
- forza e resistenza
- un’errata educazione respiratoria
- bassa capacità di concentrazione
- cattiva gestione dello stress
- errata postura ed assenza di equilibrio
Il conseguimento dei risultati desiderati avviene attraverso movimenti lenti e ripetuti; i movimenti verranno inoltre scanditi dalla respirazione che deve risultare regolare e continua.
Ginnastica propriocettiva
Anche la ginnastica propriocettiva può giocare un ruolo chiave nella riabilitazione. Con il termine “propriocettività” si intende la capacità di conoscere ed essere consapevoli delle azioni e funzioni che il proprio corpo sta compiendo in un determinato momento.
I benefici comportati da questa pratica sono discretamente numerosi:
- permette di implementare la coordinazione, l’equilibrio e la percezione nello spazio
- permette la contrazione delle fibre dei muscoli in maniera più coordinata, consentendo all’atleta di perfezionare il gesto sportivo
- permette il ripristino della piena funzionalità dell’arto infortunato
- incrementa la forza